La biblioteca di cannella


cannella

Non ho resistito. Dopo aver letto dell’ennesima novità letteraria con la parola cannella nel titolo, ho dovuto fare una rapida ricerca: andiamo dal bacio al colore. Ecco il risultato… Ma è così buona la cannella?

Amado, Jorge
Gabriella garofano e cannella / Jorge Amado
Torino : Einaudi, 1989

Yazbek, Samar
Il profumo della cannella / Samar Yazbek
Roma : Castelvecchi, 2010

Schulz, Bruno
Le botteghe color cannella / Bruno Schulz ; traduzione di Anna Vivanti Salmon ; con un saggio introduttivo di Angelo Maria Ripellino
Torino : Einaudi, 1991

Valentina F.
Alicia zenzero e cannella : romanzo / Shari H. Grilli [i.e. Valentina F.]
Roma : Fanucci, 2009

Mosley, Walter
Un bacio alla cannella / Walter Mosley ; traduzione di Carlo Alberto Rizzi
Torino : Einaudi, 2010

Schneider, Helga
Stelle di cannella : romanzo / Helga Schneider
Milano : Salani, [2002]

Bratley, Amy
Amore zucchero e cannella : [romanzo] / Amy Bratley
Roma : Newton Compton, 2012

Lynch, Sarah-Kate
Zenzero e cannella / Sarah-Kate Lynch ; traduzione di Cristina Volpi
Milano : Sperling & Kupfer, [2006]

Considerazioni intorno al titoli dei libri (scritta nel 1880)


Giovanni Faldella

Il pensiero è di Giovanni Faldella nel suo Un viaggio a Roma senza vedere il Papa, del 1880.

In fondo condivido il suo pensiero:

Infatti i nostri vecchi, se avevano da intitolare qualche frittella, piantavano sul frontespizio un rombo o per lo meno un triangolo di parole, che spiegavano tutto il contenuto del libro.
Ad esempio: Della necessità del Padre Eterno con disquisizioni sugli Angeli, sui santi e su tutta la Coorte del paradiso, libri nove di Abelardo Nespola, con postille ed un indice copioso. Altro esempio: Le prose di Leprone Mignatta, dove si passano in rassegna tutte le sorta di reti, paste,
trappole ed istrumenti da pigliar pesci, e si insegnano nuovi modi di star sotto l’acqua, divise in sette capitoli, purgate e di nuovo con somma diligenza, ecc. Invece i moderni sarebbero andati per le spiccie, ed avrebbero stampato puramente e semplicemente sul frontespizio ABELARDO NESPOLA – Il Padre Eterno; – e Sott’acqua, per LEPRONE MIGNATTA. Imperocché gli scrittori moderni recidono, raschiano, mangiano quasi tutti gli aggettivi e le preposizioni sul frontespizio delle loro opere.
Così il bravo scrittore della Vita Militare stampò: DE AMICIS – Spagna, – DE AMICIS – Olanda, quasiché i suoi libri fossero pezzi di orbe terracqueo con Sierra Nevada e dighe. Edmondo poteva lasciare benissimo, che facessero questo i signori bottegai, i quali mettono sulle forme
di cacio olandese e di parmigiano certi bottelli che dicono: Olanda e Parma.
Andando di questo passo, a forza di recidere e di limare i titoli dei libri, questi titoli diventeranno monosillabi, tic, tac, prin, pronn, mosse di ago telegrafico, fucilate…