484 lettura finita (57/V anno) – Terra imperiale di Arthur C. Clarke


Terra imperiale di Arthur C. Clarke

Lettura di giugno 2011

Ogni tanto mi concedo un viaggio nel futuro. Non l’ho trovato particolarmente appassionante nella prima parte, ma decisamente più interessante nella seconda, cioè quando la storia entra nel vivo. Complessivamente una buona lettura per trascorrere qualche ora rilassante con spunti di riflessione sul futuro e l’immensità dell’universo (oppure la piccolezza dell’uomo).

Voto:  8/10

Incipit

Ducan Makenzie aveva dieci anni quando scoprì il numero magico. Avvenne per puro caso. Lui voleva chiamare nonna Ellen, ma, per sbadataggine, le sue dita avevano toccato i tasti sbagliati.

Ite missa est

a Titano i perduti splendori del sole lontano.

Plus

Una lettura da “vacanza”.

Minus

“Lenta” la prima parte.

Quale lettore

Per tutti.

Trama

XXIII secolo: la Terra è diventata la capitale e il giardino dei mondi, un pianeta addirittura favoloso. Qui deve sbarcare Ducan Makenzie, titaniano, il rampollo della più grande dinastia di mercanti di idrogeno. La missione è diplomatica ma il romanzo si rivelerà ricco di misteri.

Scheda dei libri

Autore:    Clarke, Arthur C.
Titolo: Terra imperiale / Arthur C. Clarke ; traduzione di Beata Della Frattina
Pubblicazione:    Milano : A. Mondadori, 2011
Descrizione fisica: 358 p. ; 18 cm.
Collezione: Urania collezione ; 096
Nomi: Clarke , Arthur C.
[Traduttore] Della Frattina, Beata
Altri titoli collegati: [Titolo originale] Imperial earth

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Clarke C. Arthur

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484 lettura finita (57/V anno) – Le terre del Sacramento di Francesco Jovine


Jovine - Le terre del Sacramento

Lettura di maggio 2011

Un romanzo che mi ha ricordato per certi versi il segreto di Luca di Ignazio Silone. Jovine, tuttavia, mi sembra avere un respiro più ampio, più corale rispetto all’opera citata. Bella l’ambientazione e bella la scrittura. Nonostante il tema drammatico (trattato più volte nella letteratura italiana) l’autore riesce a rendere la lettura sempre piacevole. Un ottimo libro da riscoprire nelle scuole (ultimi anni delle superiori).
Voto: 9,5/10

Incipit

A Calena, di Marzo, incominciava il sole lungo. Per tutto l’inverno la cresta delle Mainarde, che era a ponente della città, faceva brevi i crepuscoli. I raggi, rotti dalle rocce, illuminavano breve tratto del cielo di luce folgorante, lasciando la città e le sue terre all’ombra.

Ite missa est

La notte era buia e le voci si perdevano sulla terra desolata oltre il circolo di luce che faceva il fuoco, ancora vivo.

Plus

Grande scrittura.

Minus

Nulla.

Quale lettore

Per tutti.

Trama

L’avvocato Cannavale, proprietario terriero precocemente invecchiato da una vita mota e rischiosa, e inetto ormai a cercare di vedere chiaro nel caos delle sue proprietà, della sua casa e della stessa sua esistenza; la giovane moglie di lui ambiziosa e scaltra; e Luca Marano, un ragazzo, figlio di poveri, avviato agli studi, che gode la fiducia dei contadini, e sarà quindi lo strumento inconsapevole d’un ignobile raggiro…

Scheda dei libri

Autore: Jovine, Francesco
Titolo: Le terre del Sacramento / Francesco Jovine
Edizione: 7. ed
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 1980
Descrizione fisica: 251 p. ; 20 cm.
Collezione: Gli struzzi ; 31
Nomi: Jovine , Francesco

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Francesco Jovine

Le terre del sacramento ampia scheda su Wikipedia

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483 lettura finita (56/V anno) – Disegnare il vento di Ernesto Ferrero


Disegnare il vento di Ernesto Ferrero

Lettura di maggio 2011Letture salgariane in questo centesimo anniversario della morte. Trattasi di una biografia romanzata. Ben romanzata direi: scorrevole, interessante, ben documentata e con il giusto ritmo. La vita di Emilio Salgari è stata una grande contraddizione: grandi avventure scritte a tavolino, tanto successo proporzionale all’indigenza della sua casa, notorietà e profonda solitudine. Ferrero è molto abile a mescolare il tutto e dall’impasto ottenere, davvero, un buon libro.

Voto: 9,5/10 e tanta lode

Incipit

L’ha trovato Luigia Quirico, la lavandaia, mentre attraversava il bosco del Lauro in cerca di legna, che erano già le sei. Prima ha visto la giacca ripiegata per bene, la pagliettta e il bastone da passeggio posati sull’erba appena spuntata.

Ite missa est

… il tuo devostissimo Emilio Salgari.

Plus

Scritto bene, molto interessante.

Minus

Nulla.

Quale lettore

Per tutti.

Trama

“Il padre degli eroi”, Emilio Salgari, è lo scrittore che ha infiammato generazioni di italiani creando centinaia di personaggi avventurosi sospinti dalla forza travolgente d’una eterna giovinezza. Ma il vero eroe è lui, il giornalista veronese appassionato di ciclismo e di scherma, pessimo scolaro e lettore onnivoro, che insegue tormentosi sogni di rivincita scrivendo romanzi d’appendice. Nominato cavaliere dalla Regina Margherita perché sa “istruire dilettando”, vive con la moglie, quattro figli e una pittoresca corte di animali in un caseggiato popolare ai piedi della collina torinese, sfiancato dai ritmi di un lavoro forsennato. Chi è davvero l’uomo che tiene ad essere chiamato capitano, sostenendo d’aver navigato tutti i mari del mondo? Da dove prende il favoloso repertorio di piante e animali con cui ricrea l’essenza stessa dell’esotismo? Perché i suoi personaggi sono agitati da una ossessiva sete di vendetta? A cent’anni dalla sua morte il romanzo di Ernesto Ferrero va oltre la biografia accostando documenti autentici e d’invenzione, e orchestrando le voci di un coro di testimoni: la moglie Ida, l’ex attrice da lui chiamata Aida, minacciata dalla follia; i figli, i vicini di casa, i pochi amici, i compagni di una bohème più sognata che praticata, esploratori, medici, giornalisti, pittori; ma soprattutto un’intrepida ragazza, Angiolina, che vorrebbe farsi insegnare da lui i segreti della scrittura e lo accompagna nell’ultimo viaggio con una tenera pietà tutta femminile.

Scheda dei libri

Autore: Ferrero, Ernesto
Titolo: Disegnare il vento : l’ultimo viaggio del capitano Salgari / Ernesto Ferrero
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 2011
Descrizione fisica: 187 p. ; 23 cm.
Numeri: ISBN – 9788806207281
Nomi: Ferrero, Ernesto
Classificazione:     853.914 – NARRATIVA ITALIANA, 1945-1999

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Salgari su Il Quaderno

Emilio Salgari

Ernesto Ferrero

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481 lettura finita (54/V anno) – L’ultima sposa di Giuseppe Lupo


Lupo, Giuseppe - Ultima sposa di Palmira

Lettura di maggio 2011

Giuseppe Lupo l’ho conosciuto con il piacevolissimo La carovana Zanardelli. L’ultima sposa di Palmira, è un libro particolare: sia per la collocazione temporale/geografica (Palmira un centro non indicato sulle carte geografiche e il terremoto dell’Irpinia) sia per la sua struttura interna. Un filo rosso unisce una serie di racconti, facendolo diventare romanzo. Narrazioni tratte, con molta probabilità, da una ricerca fatta di favole/leggende di Basilicata e Campania e presentate con un tratto “visionario”. Un libro, insomma molto legato alla “terra”. Dice bene la bandella di copertina quando parla dell’autore come di un narratore antropologico.

Voto: 8/10

Incipit

Sono arrivata a Palmira verso l’ora di pranzo, dopo che il treno da Milano ha trovato la linea interrotta e mi ha costretta a proseguire a piedi. Gli ho chiesto informazioni, ma è stato vago: “dove comincia l’onda di polvere, là è il cratere”.

Ite missa est

… inizieranno a lampeggiare i semafori.

Plus

Originale.

Minus

Nulla.

Quale lettore

Per chi apprezza il racconto breve.

Trama

23 novembre 1980: il terremoto colpisce la Basilicata e la Campania, provocando migliaia di morti, dispersi e senzatetto. Un’antropologa milanese si precipita a Palmira, minuscolo centro dell’Appennino che ha la particolarità di non figurare sulle carte geografiche. Trova strade e ferrovie interrotte, dighe e ponti crollati, abitazioni rase al suolo, famiglie distrutte. Solo una falegnameria è rimasta in piedi e dentro, notte e giorno, mastro Gerusalemme fabbrica il mobilio per una sposa, l’ultima del paese. Sulle ante sta disegnando le leggende che si tramandano negli anni: misteriose profezie di gente senza tempo e memoria, miracoli di un luogo favoloso dove convivono cristiani, ebrei, musulmani. I pannelli dei mobili sono l’unica testimonianza che Palmira sia esistita veramente e in essi si compie il destino di ogni uomo. Tra l’antropologa e il falegname inizia un dialogo di sguardi sfuggenti e di parole arcane, un viaggio alla ricerca dell’ultima sposa, un’avventura nei segreti di questa comunità, dalla remota fondazione di Patriarca Maggiore all’apocalisse del terremoto che ha trasformato il paese in un immenso presepe di morti. Grazie a una lingua modulata sull’affabulazione dei sogni e a un gioco di incastro fra epica orale, mito e cronaca, con questo fantasioso romanzo Giuseppe Lupo celebra un evento che fa da spartiacque nella recente storia del Mezzogiorno e segna la fine di una civiltà.

Scheda dei libri

Autore: Lupo, Giuseppe <1963- >
Titolo: L’ ultima sposa di Palmira / Giuseppe Lupo
Pubblicazione: Venezia : Marsilio, 2011
Descrizione fisica: 174 p. ; 22 cm.
Collezione: Romanzi e racconti
Numeri:    ISBN – 9788831707947
Nomi: Lupo , Giuseppe <1963- >
Classificazione:     853 – NARRATIVA ITALIANA

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Giuseppe Lupo

La carovana Zanardelli

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480 lettura finita (53/V anno) – La storia di San Michele di Axel Munthe


La storia di San Michele di Alex Munthe

Lettura di aprile 2011

Questo romanzo aveva tutte le caratteristiche per non essere letto (da me): avrei trovato poco interessante l’argomento (tranne quello archeologico), il periodo d’ambientazione (ne prediligo altri) e la biografia del protagonista (che è poi, quasi, storia della medicina di quegli anni). Eppure l’ho letto velocemente, con interesse e alla fine il voto è 10 e lode. Ad “incantarmi” le atmosfere di Capri, il fascino della rovina (intesa come reperto storico) ed il punto di vista del personaggio principale (una sorta di “santone”) circa l’alta società della sua epoca.  Consigliatissimo.

Voto: 10/10 e tanta lode

Incipit

Dalla barca a vela di Sorrento saltai sulla piccola spiaggia. Sciami di ragazzi giocavano fra i battelli rovesciati o bagnavano nella schiuma i corpi di lucido bronzo, e vecchi pescatori, con rossi berretti frigi, accomodavano le rete davanti ai capannoni delle barche.

Ite missa est

Ero morto, e non lo sapevo.

Plus

Paesaggi: nord sud non fa differenza. Sembra di essere lì.

Minus

La lunghezza, forse.

Quale lettore

Un lettore non alle prime armi.

Trama

In una Capri dove l’incanto luminoso della natura prende risalto dalla penombra segreta della storia e del mito, Axel Munthe, medico di fama internazionale, trova il proprio luogo di elezione, la terra dove costruire San Michele, la splendida casa in cui potrà essere pienamente se stesso. La storia di San Michele, scritta su consiglio di Henry James in un momento doloroso per l’autore ormai anziano e malato agli occhi, racconta l’impegnativa e gioiosa realizzazione di un sogno. Munthe parla di sé e dei suoi tempi, rievoca un’Europa cancellata dalla guerra, testimonia il drammatico nascere di un nuovo mondo, e coglie con straordinaria semplicità il legame che intreccia ogni esistenza alle altre in un fluire di vita tra uomini, animali e luoghi. Nel suo rifugio può consapevolmente ripercorrere i propri ricordi e attingere a quella fonte della saggezza che sgorga “nel nostro proprio suolo, tra i profondi abissi dei nostri solitari pensieri e sogni”.

Scheda dei libri

Autore: Munthe, Axel
Titolo: La storia di San Michele / Axel Munthe
Edizione: 2.ed
Pubblicazione: Milano : Garzanti, 2010
Descrizione fisica: 439 p. ; 21 cm.
Collezione: Elefanti bestseller
Numeri:    ISBN – 9788811694380
Nomi: Munthe , Axel
Altri titoli collegati: [Titolo originale] The story of San Michele
Classificazione:     823.912 – NARRATIVA INGLESE, 1900-1945
Collegamenti utili per capire meglio il libro

Axel Munthe

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477 lettura finita (50/V anno) – La moneta di Akragas di Andrea Camilleri


La moneta di Akragas di Andrea Camilleri

Lettura di aprile 2011

Mi ha dato l’idea dell’opera incompleta, lasciata lì… in sospeso. Piuttosto slegata tra le sue parti, priva di una scelta chiara sull’uso della “lingua” da usare, a volte l’insieme mi è parso traballante. Nonostante ciò, Camilleri mi piace sempre e, quindi, anche se “la moneta” non è certamente il suo pezzo migliore sono contento di aver letto questo romanzo d’arte.

Voto: 7/10

Incipit

Akragas è caduta in mano ai Cartaginesi, dopo un lungo assedio, poco prima del tramonto del giorno precedente il solstizio d’inverno. Per il nostro calcolo del tempo, nel 406 a.C. Una giornata gelisa, inusuale addirittura, ma nessuno ha avvertito il freddo intensoo, né i combattenti accaniti nell’ardore della battaglia né i civili arsi dalla paura.

Ite missa est

… Ciononostante, la passione tra i due divampò impetuosa violenta e…

Plus

L’ambientazione sempre affascinante.

Minus

La poca organicità tra le sue parti.

Quale lettore

L’appassionato di Camilleri.

Trama

406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. La scoperta in un campo di una piccola moneta d’oro, unica al mondo, preziosissima. Per l’emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all’imprevedibile conclusione.

Scheda dei libri

Autore: Camilleri, Andrea
Titolo: La moneta di Akragas / Andrea Camilleri
Pubblicazione: [Milano] : Skira, 2011
Descrizione fisica: 115 p., XVI p. di tav. : ill. ; 18 cm.
Collezione: Narrativa
Numeri: ISBN – 9788857207414

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Andrea Camillari su IL QUADERNO

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470 lettura finita (54/V anno) – L’affaire Moro di Leonardo Sciascia


Affaire Moro di Leonardo Sciascia

Lettura di febbraio 2011

Un instant-book, forse, ante litteram. Moro fu rapito e ucciso nella primavera 1978 ed il saggio uscì il 4 ottobre dello stesso anno. Sciascia ripercorre i giorni del rapimento facendo un’analisi originale, fuori dal coro, non ortodossa secondo i canoni di quegli anni. Divenne pure deputato nelle file Radicali per poter seguire da vicino la faccenda. E’ un libro che fa riflettere, che offre un altro angolo di lettura della drammatica vicenda

Voto: 9,5/10

Incipit

Ieri sera, uscendo per una passeggiata, ho visto nella crepa di un muro una lucciola. Non ne vedevo, in questa campagna, da almeno quarant’anni: e perciò credetti dapprima si trattasse di uno schisto nel gesso con cui erano state murate le pietre o di una scaglia di vetro…

Ite missa est

“Tu, o Signore, non hai esaudito la nostra supplica”.

Plus

Il punto di vista dell’autore.

Minus

Nulla.

Trama

Il libro di Sciascia è stato scritto “a caldo” nel 1978. Mentre, in una gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a “leggerle”. Riuscì in tal modo a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella edizione del 1983, Sciascia scriveva: “questo libro potrebbe anche esser letto come opera letteraria”. Ma l’autore (membro della Commissione parlamentare d’inchiesta) lo ha vissuto come “opera di verità”.

Scheda dei libri

Autore: Sciascia, Leonardo
Titolo: L’ affaire Moro / Leonardo Sciascia
Edizione: 2. ed
Pubblicazione: Palermo : Sellerio, 1978
Descrizione fisica: 146 p. ; 22 cm
Collezione: La civilta perfezionata
Nomi: Sciascia, Leonardo

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Aldo Moro

Leonardo Sciascia

Sciascia su Il Quaderno

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469 lettura finita (53/V anno) – Il venditore di reliquie di Claudio Fait


Claudio Fait, Il venditore di reliquie

Lettura di febbraio 2011

Finalmente un libro fuori dal coro. Un solista con buona voce e preparato, oltretutto. Storico e divertente, ben costruito ed equilibrato tra le sue parti. Claudio Fait tira fuori dal cilindro una storia surreale e allo stesso tempo probabile con tanto di morale: la storia di popolani creduloni che, prendendo conoscenza che il credere può far moneta, passano dagli spennati a improbabili spennatori. Consigliato.

Voto: 9,5/10

Incipit

Incominciò così, che suo padre, nel campo chiamato “Bus dei Gobi”, che potrebbe essere tradotto in “Buco dei gobbi” se lui usasse pronunciarlo senza cesure, cioè “busdeigobi”, che, invece, non significa nulla, rivoltando la terra trovasse un osso, lì, a due passi dal torrente dal quale attingeva l’acqua per annaffiare le verze e i cavolfiori.

Ite missa est

… una tempesta, uno scontro con le navi inglesi, forse, o chissà cos’altro.

Plus

Stile di scrittura, ricco e non banale.

Minus

Nulla.

Trama

Anno 1736, in un campo non lontano da un minuscolo borgo istriano un contadino dissotterra un osso di straordinarie dimensioni che, per queste caratteristiche e per altri inspiegabili fenomeni, è giudicato miracoloso, e perciò catalogato da una commissione patriarcale come “vero femore” di San Cristoforo, il gigante tradizionalmente raffigurato mentre guada un fiume col bambino Gesù sulla spalla. Le speranze degli abitanti del borgo di ricavare dalla scoperta sostanziosi benefici grazie all’immancabile afflusso di pellegrini e penitenti, vengono frustrate dalla decisione del vescovo di espropriarli dell’osso a favore di una chiesa locale e del suo astuto prevosto. Il sopruso, esacerbato dagli eventi miracolosi che in effetti, di lì a poco, paiono propiziati dalla reliquia, inducono i delusi, prima, a tentare di rapirla, poi, appagati dall’imprevisto rinvenimento nel medesimo luogo di un vero e proprio ossario, a organizzare un simoniaco commercio dei reperti anatomici del santo. Potrebbe sembrare che tutto proceda per il meglio: le vendite hanno successo, i miracoli sembrano accadere, le chiese s’arricchiscono, i contadini pure. Sennonché un insieme di circostanze, a cui danno un contributo le furbesche sceneggiate di un pope ortodosso e i crescenti dubbi di uno scienziato svedese, corrodono certezze acquisite, mettono in luce imbrogli e malefatte, ma, al tempo stesso, preludono a una scoperta sensazionale.

Schede dei libri

Autore: Fait, Claudio
Titolo: Il venditore di reliquie. Operetta morale dove si dimostra come talvolta le cattive azioni facciano il bene della scienza
Pubblicazione: Roma : Robin, 2010
Descrizione fisica: 183 p. ; 20 cm
Collezione: La biblioteca del tempo
Numeri:    ISBN – 9788873716327
Nomi: Fait , Claudio

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468 lettura finita (52/V anno) – Un delitto avrà luogo di Agatha Christie


Un delitto avrà luogo di Agatha Christie

Lettura di febbraio 2011

Ci voleva una lettura leggera dopo una serie di libri impegnativi. Volevo, poi, proseguire con il mio progetto Miss Marple. M’inchino all’abilità dell’intreccio, alla capacità di tenere sulla corda il lettore, al svelare senza dire nulla. Miss Marple rimane sullo sfondo, compare poco, salvo poi dipanare l’intera matassa. Questo penso sia uno dei romanzi meglio riusciti del ciclo.

Voto: 8,5/10

Incipit

Tutte le mattine, esclusa la domenica, tra le sette e mezzo e le otto e mezzo, Johnnie Butt faceva il giro del villaggio di Chipping Cleghorn in bicicletta, fischiettando allegramente e fermandosi davanti ad ogni casa o villino per infilare nella cassetta delle lettere i giornali del mattino…

Ite missa est

Altrimenti, come farebbero a sapere quello che succede da queste parti?

Plus

Ottimo intreccio.

Minus

Nulla.

Trama

Un misterioso delitto che avrà luogo in una villetta viene annunciato sul giornale locale. Scambiando l’inserzione per il bizzarro annuncio di un ricevimento, diversi personaggi si presentano all’appuntamento. Ma una pistola spara davvero e un uomo cade a terra morto… La polizia brancola nel buio ma Miss Jane Marple…

Schede dei libri

Autore: Christie, Agatha
Titolo: Un delitto avra luogo / Agatha Christie ; traduzione di Maria Grazia Griffini
Pubblicazione: Milano : RBA, [2008]
Descrizione fisica: 254 p. ; 20 cm.
Collezione: Agatha Christie ; 35
Nomi: Christie , Agatha
Griffini, Grazia Maria
Altri titoli collegati: [Titolo originale] A murder is announced

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Agatha Christie

Miss Marple

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467 lettua finita (51/V anno) – Il velo dipinto di W. Somerset Maugham


Il velo dipinto di M. Somerset Maugham

Lettura di febbraio 2011

Mi sarebbe piaciuto confermare il giudizio di Inviato speciale ed invece mi tocca classificarlo quasi alla pari di Bonjour tristesse (Il velo è però migliore). Sicuramente audace per l’epoca in cui è stato scritto (amori liberi, divorzi, figli illegittimi), ma letto oggi mi ha fatto l’effetto di un romanzo della serie Harmony. Stavolta il mio pusher (ho il suggeritore personale) ha sbagliato 🙂

Voto: 4/10

Incipit

Ella trasilì con un grido. “Che cosa succede?” fece lui. Nonostante la penombra in cui erano per via delle persiane abbassate, egli vide la faccia di lei contrarsi di terrore.

Ite missa est

… e alla fine, forse, Dio.

Plus

Il traduttore: Elio Vittorini (nell’edizione Mondadori che ho letto io).

Minus

Tutto il resto.

Trama

Che ragione poteva avere l’incantevole, frivola Kitty per sposare il gelido e inamabile dottor Fane – batteriologo alle dipendenze del governo inglese – se non il puro panico? Panico, soprattutto, di fronte alla prospettiva di deludere la madre, implacabile tessitrice di buoni matrimoni. Non meraviglia allora che Kitty cada subito vittima del sorriso incantatore dell’uomo più popolare di Hong Kong, Charlie Townsend, a sua volta regolarmente sposato. Ma nei romanzi di Maugham la beffarda complessità della vita scompiglia a ogni pagina le carte e rimette in gioco i destini…

Schede dei libri

Autore: Maugham, W. Somerset
Titolo: Il velo dipinto, Racconti / [Di] Somerset Maugham ; Traduzione di Elio Vittorini
Pubblicazione: [Milano] : A. Mondadori, 1974
Descrizione fisica: 264 p. ; 19 cm
Collezione: I capolavori della Medusa. Ser. 2
Note Generali: BNI 75-06318
Nomi: Maugham, W. Somerset
Vittorini, Elio

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Somerset Maugham

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465 lettura finita (49/V anno) – Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini


Cronache di poveri amanti di Vasco Pratolini

Che dire? Gran bel regalo di compleanno. L’ho lasciato lì, in libreria, per quando sarebbe arrivata l’influenza. E così è stato. Mi ha fatto compagnia, e che compagnia di lusso, per i giorni di malattia. Grande narrazione, ricca, elegante, ben calibrata, sempre con il ritmo giusto. Una matassa di fili che si dipana poco alla volta mentre l’Italia scivola nel ventennio fascista. Sono rimasto affascinato da via del Corno e dalla sua umanità: vera! La nottata dei raid fascisti è scritta in maniera magistrale. Estrapolata potrebbe essere una eccellente lettura (breve) per spiegare nelle scuole il terribile clima politico e sociale degli anni 20 e 30.

Voto: 10/10

Incipit

Ha cantato il gallo del Nesi carbonaio, si è spenta la lanterna dell’Albergo Cervia. Il passaggio della vettura che riconduce i tranvieri del turno di notte ha fatto sussultare Oreste parrucchiere che dorme nella bottega di via dei Leoni, cinquanta metri da via del Corno.

Ite missa est

E penso di aver commesso un gesto di bambino.

Trama

E’ un quadro indimenticabile della Firenze dei primi anni del fascismo. In via del Corno, la strada del vecchio quartiere fiorentino dove Pratolini trascorse la sua adolescenza, si assiepa e vive, con storie private e comuni, un mondo di uomini e donne le cui esistenze si intrecciano, s’illuminano a vicenda, ora aprendosi alla speranza e all’amore, ora ripiegandosi nel dolore e nella morte.

Schede dei libri

Autore: Pratolini, Vasco
Titolo: Cronache di poveri amanti / Vasco Pratolini
Edizione: 12. rist
Pubblicazione: Milano : Oscar Mondadori, 2004
Descrizione fisica: XV, 493 p. ; 20 cm.
Collezione: Oscar classici moderni ; 128
Numeri: ISBN – 88-04-48776-3
Nomi: Pratolini, Vasco
Classificazione: 853.914 – NARRATIVA ITALIANA. 1945-

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Vasco Pratolini

La lettura de Il quartiere

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464 lettura finita (48/V anno) – Il mulino del Po vol.3 di Riccardo Bacchelli


Il Mulino del Po di Riccardo Bacchelli

Sontuoso, corale, descrittivo, storico, perfino (a tratti) noioso. C’è tutto ne Il mulino del Po di Bacchelli. Nel 2007 lessi il primo e il secondo volume. Per chi ha coraggio di affronare 2000 pagine è un libro da non perdere. Un grande affresco dell’Italia dal periodo pre-unitario alla battaglia del Piave. Notevole lo stile di Bacchelli. Elengante, sinuoso, ampio come lo scorrere del Po. Una prosa manzoniana ancor più del Manzoni.

Voto: 9,5/10

Incipit

Ma voi poi, siete coniugata legalmente con questo Giuseppe Scacerni, detto Coniglio Mannaro, attualmente ricoverato e degente nel manicomio provinciale di Ferrara?

Ite missa est

… con noi ogni cosa nel segreto di Dio.

Trama

Nel corso della ritirata di Russia da parte delle truppe napoleoniche nel 1812 il soldato ferrarese Lazzaro Scacerni, uomo franco e generoso, salva da affogamento un ufficiale italiano, prete spretato e giacobino fanatico. Costui gli rivela in punto di morte, spinto non da gratitudine ma da intento diabolico, l’esistenza di un sacchetto di gioielli, frutto di un sacrilego saccheggio. Quando Lazzaro Scacerni torna nella sua terra recupera i gioielli depositati presso un banco ebraico, e dopo vari tormenti di coscienza li vende ad un ricettatore, chiamato il Raguseo. Con il ricavato si fa costruire un mulino di fiume, il San Michele, sulle rive del Po alla Guarda Ferrarese.
Tra diverse difficoltà riesce ad avviare la propria attività di mugnaio e sposa la giovane contadina Dosolina. Insieme hanno un figlio, Giuseppe, che sarà soprannominato Coniglio mannaro a causa del suo aspetto deforme e della sua assoluta, maniacale, avidità.
Alla morte del padre, Coniglio mannaro eredita il mulino e, tramite affari spregiudicati e praticando il contrabbando tra le frontiere dello Stato Pontificio e del Lombardo Veneto austriaco, ottiene una certa ricchezza. Assieme a sua moglie Cecilia, figlia di mugnaio e rimasta orfana durante un’alluvione, proprietaria del mulino Paneperso e adottata dal padre e da lui sposata con un inganno, acquisisce vaste tenute, finché a causa dell’alluvione del Po del 1859, queste ultime vengono inondate ed entrambi i mulini vengono distrutti. La rovina economica porta Coniglio mannaro alla pazzia e a finire i propri giorni in un manicomio.
Intanto, Cecilia, rimasta sola con i suoi sette figli riesce a ricostruire i mulini. Sono i primi anni dall’unità d’Italia, e quando nel 1869 viene promulgata la Tassa sul macinato, cerca di manipolare i contatori meccanici dei mulini per evadere l’imposta, ma durante un’ispezione degli esattori, per non far trovare prove della manomissione che porterebbero la mugnaia in prigione e il sequestro dei due mulini, uno dei figli appicca il fuoco al Paneperso. Accusato di tale atto, il figlio è condannato ad una lunga prigionia.
Diverse disgrazie decimano la famiglia Scacerni, finché dopo la morte di Cecilia resterà solo il giovane Lazzarino nella gestione dei mulino.
Così come la saga famigliare si apre con una battaglia sul fiume Vop durante la ritirata di Russia del 1812, la chiusura avviene con la morte eroica di Lazzarino sul Piave durante la Prima guerra mondiale, e con la sua fine, si estingue la famiglia degli Scacerni.

Schede dei libri

Autore: Bacchelli, Riccardo
Titolo: 1: Dio ti salvi / Riccardo Bacchelli
Pubblicazione: [Milano] : Garzanti, stampa 1943
Descrizione fisica: 580 p. ; 20 cm.
Fa parte di: Il mulino del Po
Nomi: Bacchelli, Riccardo

Autore:    Bacchelli, Riccardo
Titolo: 2: La miseria viene in barca / Riccardo Bacchelli
Edizione: Ed. definitiva
Pubblicazione: \Milano! : Garzanti, stampa 1944
Descrizione fisica: 612 p. ; 20 cm.
Fa parte di: Il mulino del Po
Nomi: Bacchelli, Riccardo

Autore: Bacchelli, Riccardo
Titolo: 3: Mondo vecchio, sempre nuovo / Riccardo Bacchelli
Edizione: Ed. definitiva
Pubblicazione: \Milano! : Garzanti, stampa 1944
Descrizione fisica: 786 p. ; 20 cm.
Fa parte di: Il mulino del Po
Nomi: Bacchelli, Riccardo

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Bacchelli su IL QUADERNO

Il mulino del Po su wikipedia

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460 lettura finita (45/V anno) – Che succede a Clochemerle? di Gabriel Chevallier


Lettura di gennaio 2010

Terzo libro della saga di Clochemerle. Dopo “Peccatori di provincia” e “Babilonia”, questo terzo romanzo è forse il meno riuscito. Diverte comunque: boccacesco come i precedenti, forse, a mancare sono proprio gli spunti originali.

Voto: 7,5/10

Incipit

Clochemerle stava per muoversi e cambiare, da così a così. La causa di un rivolgimento tanto profondo, l’ultima che ci sarebbe aspettata in una regione vinicola, era – strano a dirsi – l’invasione dell’acqua.

Ite missa est

Aveva testé definito la funzione umanitaria di quella grande categoria sociale che sono i medici.

Trama

A Clochemerle, un paese di vignaioli, d’improvviso sgorgano sorgenti d’acqua termale. Onta? Occasione? Il nuovo dottorino del paese fiuta l’affare e, complici un clochemerlino immigrato in America e ritornato ricco sfondato, e il sindaco del paese nonché ministro della repubblica, mettono in piedi l’affare del secolo… Tutto è lecito pur di arrivare alla meta.

Scheda del libro

Autore: Chevallier, Gabriel
Titolo: Che succede a Clochemerle ? / Gabriel Chevallier
Pubblicazione: Milano : Garzanti, 1976
Descrizione fisica: 462 p. ; 18 cm.
Collezione: I Garzanti
Note Generali: Trad. R. Prinzhofer
Numeri: Bibliografia Nazionale – 78-788
Nomi: Chevallier, Gabriel
Prinzhofer, Renato
Altri titoli collegati: [Titolo originale] Clochemerle-les-bains .
Classificazione:     847.9 – SATIRA E UMORISMO FRANCESE. 1900-

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Gabriel Chevallier in lingua inglese

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454 lettura finita (39/V anno) – Il disertore di Giuseppe Dessì


Il disertore di Giuseppe Dessì

Lettura di dicembre 2010

Giuseppe Dessì con Paese d’ombre è stata la mia scoperta di lettore del 2010. Ho letto così anche il Disertore. Confermo in toto il giudizio precedente in particolare: narrazione colta e lessico mai banale, anche se Paese d’ombre è sicuramente opera più corale e completa.

Voto: 9,5/10

Plus

Scritto benissimo. Un vero maestro.

Minus

Nessuno.

Quale lettore?

Libro per chi ama la grande narrativa.

Incipit

Quando si parlò e discusse per la prima volta del moumento, Mariangela Eca non ne ebbe nemmeno sentore. I suoi due ragazzi erano morti da più di quatro anni, ma per lei era come se quel tempo non fosse passato.

L’Ite Missa est

… sarebbe rimasto nel silenzio della montagna.

Trama

In un villaggio della Sardegna, chiusa in un muto dolore, la madre di due soldati, l’uno morto in battaglia e l’altro disperso, consegna tutti i suoi risparmi alla colletta per il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, dedicando l’offerta ad entrambi i figli. E’ la vigilia del fascismo la gente del borgo non riesce a spiegarsi il gesto della donna che ora sembra quasi sostenere la propaganda retorica dei gruppi nazionalisti. Solo il prete, che da quarant’anni la tiene al suo servizio, comprende quell’inspiegabile comportamento perché ne conosce il segreto motivo…

Scheda del libro

Autore: Dessi, Giuseppe <1909-1977>
Titolo: Il disertore / Giuseppe Dessi
Pubblicazione: Cagliari : Punto di fuga ; Iridea, [2001]
Descrizione fisica: 217 p. ; 24 cm
Collezione: Corposedici
Note Generali: In testa al front.: Stampato con il patrocinio della Fondazione Giuseppe Dessi
In cop.: Edizione a grandi caratteri
Numeri: ISBN – 88-87239-15-0
Nomi: Dessi , Giuseppe <1909-1977>

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Giuseppe Dessì

Paese d’ombre

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451 lettura finita (36/V anno) – Babilonia di Gabriel Chevallier


Babilonia di Gabriele Chevallier

Lettura di Novembre 2010

Dopo i Peccatori di provincia eccomi alle prese con la seconda avventura degli abitanti di Clochemerle. In fondo il libro è lento, non succede nulla, ma diverte e non riesci a lasciarlo perdere. Insomma è un piacere ozioso. Confermato il giudizio dato in precedenza ai Peccatori. In cantiere la lettura della terza parte.

Voto: 9/10

Plus

Lo stile “leggerissimo”.

Minus

Nessuna.

Quale lettore?

Pubblico adulto che ha voglia di una lettura leggera.

Incipit

Il curato Ponosse era morto. Questo avvenimento immerse Clochemerle del 1933 in una trsitezza attonita che strinse tutti i cuori. Persino i sacripanti pagarono il loro tributo con qualche lacrima…

L’Ite Missa est

Senza bere!.

Trama

Cosa succede a Clochemerle dopo la dipartira di prete Ponosse? Il nuovo parroco non pare proprio adattarsi agli abitanti beoni… intanto il sindaco diviene senatore e il suo paese viaggia a cento all’ora (in senso letterale oltre che metaforico) incontro al progresso. Non tutti però sanno farne fortuna. “Stiamo diventando come Babilonia” è l’espressione usata dalle Beghine per indicare il fervore che percorre le vie della contrada invase dai turisti…

Scheda del libro

Autore: Chevallier, Gabriel
Titolo: Babilonia : romanzo / di Gabriel Chevallier ; traduzione di Antonietta Drago
Edizione: 6. ed
Pubblicazione: Milano : Longanesi, 1965
Descrizione fisica: 462 p. ; 18 cm.
Collezione: La ginestra
Nomi: Chevallier , Gabriel

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Gabriel Chevallier in lingua inglese

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450 lettura finita (35/V anno) – Racconti della “Liggera” di Severino Pagani


I racconti della liggera di Severino Pagani

Lettura di Novembre 2010

Il “Liggera” è lo sfaccendato milanese. Pagani in questo volume ne rievoca 13 vissuti a cavallo tra la fine dell’800 e il periodo fascista. Ne emerge una Milano affascinante, perduta, umana, progressivamente cancellata dal presunto progresso che l’ha ridotta come la vediamo oggi. Splendida la quadreria riprodotta nelle tavole fuori testo (ho letto l’edizione del 1973). Unica pecca lo stile con cui è scritto il libro. A mio modo di vedere “piatto”. Con maggior cura letteraria ne sarebbe venuto fuori un piccolo capolavoro.

Voto: 8,5/10

Plus

Splendida Milano.

Minus

Lo stile narrativo povero.

Quale lettore?

Il milanese lo deve leggere.

Incipit

Era figlio di un prete. Così, almeno, si diceva: perché egli stesso non lo sapeva con certezza. Non sapeva chi era suo padre; non sapeva chi era sua madre; non sapeva se aveva parenti.

L’Ite Missa est

… molto diversa di quando lo doveva fare nei primi anni della sua fanciullezza.

Trama

Severino Pagani, scrittore milanese del Novecento, autore di numerose e famose opere sulla storia, le tradizioni e il dialetto meneghini, è narratore facile e piano. Di ogni problema, di ogni evento, sa ricercare l’origine e il significato per esporli nel modo più semplice al fine di attirare l’attenzione del lettore e soddisfarne la curiosità. Nel presente volume, frutto di anni di pazienti ricerche, si ritrovano le macchiette della Milano di ieri, di quella Milano minore ormai scomparsa, che viveva di piccoli furti, di stratagemmi, sempre attenta a non cadere sotto la mannaia della legge… Non i malviventi di oggi, ma persone, i cosiddetti liggera, appunto, che, pur vivendo ai margini della società, erano pieni di umanità e di cuore.

Scheda del libro

Autore: Pagani, Severino <n. 1891>
Titolo: Racconti della liggera : rievocazioni della vecchia Milano
Pubblicazione: Milano : Ceschina, 1973
Descrizione fisica: 395 p. : tav. ; 21 c
Note Generali: Finito di stampare nel 1972
Numeri: Bibliografia Nazionale – 731713
Nomi: Pagani, Severino <n. 1891>
Classificazione:     853.91 – NARRATIVA ITALIANA. SEC. 20.
853.91

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449 lettura finita (34/V anno) – Il sorriso di Angelica di Andrea Camilleri


Andrea Camilleri - Il sorriso di Angelica

Lettura di Novembre 2010

Nuovo episodio del commissario Montalbano. Il giudizio si deve ripetere per forza. Il romanzo lo fa il personaggio e non la storia…

Voto: 8/10

Plus

Montalbano e la Sicilia.

Minus

Ogni tanto “già letto”.

Quale lettore?

Alla portata di tutti dai 16 in su.

Incipit

S’arrisbigliò subitaneo e si susì a mezzo con l’occhi prontamente aperti pirchì aviva di sicuro sintuto a qualichiduno che aviva appena appena finuto di parlare dintra alla sò cammara di letto.

L’Ite Missa est

… e sinni scappò  fora dallo spitali.

Trama

Gli anni non impediscono a Montalbano di riaccedere alle venture e agli incanti dell’esperienza adolescenziale: all’inadeguatezza emotiva, alle fantasticaggini, ai risalti del cuore, ai turbamenti, alla tenera e trepida lascivia; alle affezioni precipitose, anche: dagli scoppi d’ira, agli schianti di gelosia. Conosce a memoria la poesia “Adolescente” di Vincenzo Cardarelli. Recita a se stesso i versi sul “pescatore di spugne”, che avrà la sua “perla rara”. E sa, non senza diffidenza e discorde sospetto di decrepitezza, quando più e quando meno, tra il lepido e il drammatico, che “… il saggio non è che un fanciullo / che si duole di essere cresciuto”. Non crede invece, alla sua “saggezza”, la fidanzata Livia. E scambia per un tratto di guasconeria la confessione di un tradimento, fatta con la schiettezza propria dell’età men cauta. Montalbano è stato folgorato dalla bellezza, sensualmente sporca di vita, della giovane Angelica. Un misterioso personaggio, nascosto in un gomito d’ombra, confonde il commissario con una giostra di furti architettati geometricamente, secondo uno schema d’ordine di pedante e accanita astuzia. Quale sia la posta in gioco è da scoprire. La vicenda è ingrovigliata e ha punte d’asprezza. E intanto Montalbano si vede in sogno, costretto in un’armatura di cavaliere, e buttato dentro un torneo. Fuor di sogno, nel vivo delle indagini, irrompe, in questa “gara” similariostesca, la nuova Angelica.

Scheda del libro

Autore: Camilleri, Andrea
Titolo: Il sorriso di Angelica / Andrea Camilleri
Edizione: 6. ed
Pubblicazione: Palermo : Sellerio, 2010
Descrizione fisica: 257 p. ; 17 cm.
Collezione: La memoria ; 833
Numeri: ISBN – 88-389-2528-3
Nomi: Camilleri, Andrea

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Il commissario Montalbano in Tv

Andrea Camilleri

Salvo Montalbano

Camilleri su IL QUADERNO

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448 letture finita (33/V anno) – 40 storie di Piero Chiara


Lettura di Novembre 2010

Per Elzeviro s’intende l’articolo giornalistico non di cronaca e di solito di una certa raffinatezza letteraria. In questo volume sono raccolti 40 elzeviri di Piero Chiara per il Corriere della Sera. 40 piccoli affreschi davvero piacevoli. L’idea, che mi è venuta leggendoli, è che l’autore nel stenderli avesse davanti a sé deigli acquarelli (ritratti, paesaggi) e abbia voluti riproporli in lettere. E proprio come la tecnica dell’acquarello sono costruiti con pennellate rapide, macchie di colore e istantaneità. Notevole.

Voto: 9,5/10

Plus

Elegante, visivo.

Minus

Nessuno.

Quale lettore?

Pubblico adulto.

Incipit

Pietro alza il capo dal tavolo dove sta leggendo. Fuori piove. Quante volte ha visto piovere, sulle piante, sui tetti, sulle campagne, perfino sulle spiagge del mare dalle finestre degli alberghi.

L’Ite Missa est

… la Tresa, il Boesio, il Bardello, la Margorabbia, la Rancina.

Contenuto

40 brevi racconti pubblicati sul Corriere della Sera. Gli argomenti sono vari: dal personaggio al paesaggio.

Dalla Nota bibliografica di Federico Ronconi

La collaborazione di Piero Chiara alla terza pagina del Corriere della Sera iniziò nel febbraio 1969… Nello spirito e alla maniera dei grandi elzevisristi del passato, da Panzini a Cecchi a Baldini, ha cominciato così a spaziare, con accorta alternanza di temi e di motivi, dal saggio di costume al breve racconto di vita vissuta, dalla cronaca di viaggio alla recensione, dalla presentazione di un’opera d’arte alla riflessione in margine all’incontro con un grande personaggio del presente e del passato, offrendo con ciò una incontrovertibile prova della ricchezza dei suoi interessi di scrittore e della straordinaria duttilità della sua penna.

Scheda del libro

Autore: Chiara, Piero
Titolo: 40 storie negli elzeviri del corriere / Piero Chiara
Pubblicazione:    Milano : CDE, 1983
Descrizione fisica: 257 p. ; 20 cm.
Nomi: Chiara , Piero
Paese di pubblicazione:    ITALIA
Lingua di pubblicazione:    italiano
Codice del documento:    IT\ICCU\TO0899459

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Piero Chiara nel Quaderno

Piero Chiara

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447 lettura finita (32/V anno) – Un natale di Maigret di Georges Simenon


Un natale di Maigret di Georges Simenon

Lettura di novembre 2010

Torno ad uno dei miei grandi amori letterari: il commissario Maigret. Dopo aver letto tutti i romanzi, in rigoroso ordine cronologico 🙂, ora sono a caccia dei racconti o romanzi brevi. In questo volume sono raccolti due romanzi brevi. Il primo con protagonista il commissario parigino, il secondo con al centro il telefonista Lecoeur. Entrambi ambientati durante il giorno di Natale. Un’indagine in pantofole la prima, dal ritmo incalzante la seconda. Maigret difficilmente delude.

Voto: 8,5/10

Plus

Bei ritmi di narrazione.

Minus

Nessuno.

Quale lettore?

Buono anche per un pubblico di giovanissimi

Incipit

Ogni volta era la stessa cosa. Forse nell’andare a letto aveva sospirato: “Domattina rimango a crogiolarmi fin tardi.”

L’Ite Missa est

Tutto fiero, un ragazzetto attraversava Parigi in una macchina della polizia.

Trama

Un natale di Maigret: un fantomatico Babbo natale dona una bambola a una piccola inferma: questo è il punto di partenza. Il commissario conduce le indagini da casa, in pantofole e vestaglia, con il profumo del pranzo natalizio che si spande nella cucina e la signora Maigret, sempre sensibile ai fatti riguardanti i bambini, che segue ansiosa le varie fasi dell’inchiesta.

Sette croci in un’agenda: descrive l’emozionante caccia a un folle criminale per strappargli dalle mani un bambino e restituire la pace a un padre disperato.

Scheda del libro

Autore: Simenon, Georges
Titolo: Un Natale di Maigret
Pubblicazione: Milano : A. Mondadori, 1978
Descrizione fisica: 186 p. ; 19 c
Collezione: Oscar
Note Generali: Contiene anche: Sette croci in un’agenda (tit. orig.: Sept petites croix dans un carnet), dello stesso A
Trad. C. Pavolini, B. Tamassia Mazzarotto
Numeri: Bibliografia Nazionale – 799129
Nomi: Simenon, Georges
Tamassia Mazzarotto, Bianca
Pavolini, Corrado
Altri titoli collegati: [Titolo originale] Un noel de Maigret
Classificazione:     843.9 – NARRATIVA FRANCESE. 1900-

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Simenon su Il quaderno

Tutti i Maigret letti

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446 lettura finita (31/V anno) – La mano del traditore di Robb Candace


La mano del traditore di Robb Candace

Lettura di Novembre 2010

Ufff.. che fatica. Troppo lungo e noioso. Ho voluto comunque terminarlo. La storia non mi ha conquistato, i personaggi mi sono parsi oltre le righe e le “visioni” non mi piacciono. Buona, in compenso, la ricostruzione storica.

Voto: 5/10

Plus

Ricostruzione storica.

Minus

Troppo lungo, protagonisti eccessivamente “eroici”.

Quale lettore?

Amanti del romanzo storico. Pubblico adulto.

Incipit

Per quella esecuzione, il patibolo sulle mura del castello di Sitrling non sembrava abbastanza, così ne avevano eretto uno speciale nella piazza del mercato, in modo che tutti i cittadini fossero costretti a vedere.

L’Ite Missa est

“… tu sei la benedizione”.

Trama

Scozia, 1297. Diversamente dal solito, l’esecuzione non avverrà tra le mura del castello di Stirling. Per l’occasione è stata allestita una forca nella piazza del mercato, affinché la gente della città non possa ignorarla. Affinché tutti vedano come muore un traditore. Il condannato, un giovane scozzese, è stato catturato dai soldati inglesi in prossimità del fiume, con un carico di armi troppo consistente per un solo uomo. Di sicuro le stava portando all’accampamento di William Wallace e dei suoi ribelli, in procinto di sferrare un attacco decisivo alla fortezza di Stirling: punto strategico per la riconquista del paese e la cacciata degli invasori inglesi. Tra le spie che assistono all’esecuzione serpeggia inquietudine. Non solo per la morsa sempre più stretta degli oppressori, ma anche per i dubbi che si insinuano tra le loro stesse fila, dove si temono defezioni. Uno di loro, infatti, un informatore che passava agli insorti notizie di vitale importanza carpite agli inglesi, è scomparso da settimane. Il compito di ritrovarlo e giudicarne la lealtà è affidato a Margaret Kerr, una giovane insospettabile che da tempo parteggia in segreto per la causa scozzese. Con la battaglia ormai imminente e una serie di omicidi che toccano da vicino i suoi affetti, il coraggio della ragazza sarà messo a dura prova.

Scheda del libro

Autore: Robb, Candace
Titolo: La mano del traditore : [thriller medievale] / Candace Robb ; traduzione di Denise Silvestri
Pubblicazione: Milano : Piemme, 2009
Descrizione fisica: 357 p. ; 19 cm
Collezione: Bestseller ; 151
Note Generali: Prima del titolo: le indagini di Margaret Kerr
Titolo uniforme:     cruel courtship
Numeri: ISBN – 9788856609721
Bibliografia Nazionale – 2009-8959
Nomi: Robb, Candace
Silvestri, Denise
Classificazione:     813.54 – NARRATIVA AMERICANA IN LINGUA INGLESE. 1945-

Collegamenti utili per capire meglio il libro

Biografia di Candace Robb

Il sito dell’autrice

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